L'aliquota della cedolare secca può essere di 2 tipi:
- al 21% per i contratti d'affitto a canone libero,
- al 19% per i contratti d'affitto a canone concordato.
Dal 2013 l’abbattimento della riduzione forfettaria dei redditi derivanti da locazione di fabbricati rende la cedolare secca conveniente per la maggior parte dei contribuenti. Infatti a fronte di un risparmio d’imposta generato dalla contrazione della base imponibile del solo 5%, si contrappone un risparmio, più consistente, generato dall’aliquota del 21% fissa (o 19% per gli agevolati) sui medesimi redditi, esclusi tuttavia dalla base imponibile IRPEF. Chi può usufruire della cedolare secca ?
La scelta della cedolare secca può essere fatta solo da persone fisiche che diano in locazione un immobile ad uso abitativo. L'opzione non è esercitabile da associazioni, società ed altre persone giuridiche in genere. Inoltre la cedolare secca non può essere applicata per le abitazioni che rientrano nel reddito d’impresa o di lavoro autonomo del locatore.
Come richiederla.
Nel momento in cui si registra il contratto d'affitto, ci sono 2 alternative:
- mediante una procedura telematica chiamata SIRIA
- utilizzando il modello cartaceo 69 che va presentato all'Agenzia delle Entrate
Come si pagano le imposte? La cedolare va pagata in 2 soluzioni tramite un acconto ed un saldo. L'acconto per la cedolare secca sugli affitti per l'anno 2013 è pari al 95% del totale. Il pagamento della cedolare secca 2013 deve essere effettuato con il modello F24, versando dapprima un acconto, poi il saldo alle stesse scadenze previste per il pagamento dell'Ipref. |
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