Vendere tappi di plastica delle bottiglie, quanto si guadagna?



Saltuariamente si sente parlare di qualche associazione di beneficienza che raccoglie tappi di plastica delle bottiglie per poi rivenderli a soggetti terzi. Quanto valgono allora i tappi di plastica ed a quali aziende possono essere venduti? E' possibile guadagnare qualcosa dalla vendita dei tappi anche senza fare beneficenza?



Vendere i tappi di plastica, quanto vengono pagati?

Ogni tonnellata di tappi vale circa 120 euro e corrisponde a più di 400mila tappi di plastica.
Supponendo che una famiglia di 3 persone beva esclusivamente bibite in bottiglia è possibile immaginare che dopo 12 mesi possa produrre circa 1000 tappi, l'equivalente di 30 centesimi di euro.
A questo punto è necessario portarli ad un centro raccolta visto che occupano un enorme spazio. 
Stiamo parlando di ricavi irrisori a fronte di un impegno per la raccolta e il trasporto non indifferenti
Ecco perchè i tappi vengono generalmente raccolti da associazioni di beneficenza che operano su grandi numeri: su centinaia/migliaia di famiglie il gioco potrebbe valere la candela e sottolineamo il potrebbe.
Difficile ipotizzare un business redditizio basato sul riciclo dei tappi. 

Critiche alla beneficenza con la raccolta dei tappi

Dopo aver visto i numeri molto esigui del ricavato della vendita dei tappi è lecito domandarsi se tutto ciò produca più vantaggi o svantaggi. Bisogna calcolare i costi di stoccaggio, il trasporto, il prezzo dei contenitori per i tappi.
Un utente della rete commenta infatti: "Non capisco tutto questo entusiasmo visto che un chilo di tappi che sono circa 900 pezzi se piccoli da bottiglia,vale solo 15-20 centesimi.Teniamo poi conto che per trasportarli aumentano l'inquinamento ed il traffico e che se si lascia una bottiglia di plastica vuota senza tappo aumenta almeno del doppio il volume aumentando l'uso di sacchi per contenerle e aumentano pure i giri dei camion della nettezza urbana per svuotare i cassonetti che si riempiono nel doppio di tempo.A questo punto non è meglio fare una raccolta di un semplice euro che vale l'equivalente di 5 chili cioè 5000 tappi circa senza inquinamento,traffico."
 
Un altro utente commenta invece dicendo "invece dei tappi perchè non si fa una raccolta di lattine in alluminio ? L'alluminio di riciclo vale circa 40 centesimi al kg e una lattina di alluminio da 500ml pesa ( vuota solo alluminio) circa 18g e quindi per farne un kilo ce ne vogliono 56, mi ricordo che dopo un concerto all'arena di verona per terra ce ne erano migliaia . Il problema del riciclo è la gestione del rifiuto urbano secondo la legge italiana (152/06) che è data ai comuni che in genere non sono gestiti da menti illuminate."

E voi cosa ne pensate? Lasciate un commento qui sotto.

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5  commenti :

  1. Di sicuro di riciclo non si vive che si tratti di ferro, alluminio, rame o tappi di bottiglia il ricavo è pressochè irrisorio.

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  2. Forse è più utile sviluppare ciò che esiste e nessuno vuole fare per ovvie ragioni, un centro di raccolta a isola con relativo impianto di energia dove i cittadini smistano nell'isola i rifiuti a km 0 e ricavano energia e calore, ma sappiamo bene quello che c'è dietro i rifiuti.

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  3. Vorremo anche noi fare la escolta per aiutare bambini pocero dal Guatemala

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  4. Una volta dicevano in giro se fai la raccolta differenziata avrai lo sconto della tassa rifiuti del comune.
    Poi hanno fatto un casino non si capiranno mai le regole del business lo faranno sempre ma chi recupera e ci guadagna non sarà mai il cittadino.
    Perché non fate una macchina tipo distributore di raccolta nelle città dove il cittadino inserisce i materiali riciclati bene e puliti e la macchina distributrice da al cittadino l'equivalente peso in buoni spesa accumulabili visto la crisi globale?

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