Si parte oggi con la due giorni dedicata agli avvenimenti macroeconomici più importanti del mese. Alle ore 13 la banca centrale d’Inghilterra deciderà sui tassi di interesse e sul quantitative easing, alle ore 13.45 toccherà alla BCE e domani saranno rilasciati i dati sul mercato del lavoro americano.

BCE: nuovi stimoli all’orizzonte?

Due parole sulla Bank of England prima di concentrarci sulla Banca Centrale Europea, la vera protagonista di oggi, della quale seguiremo come sempre la conferenza stampa in diretta alle ore 14.30. La BoE, dopo i dati contrastanti sui PMI delle costruzioni (migliore delle attese a 64.6) e dei servizi (inferiore alle attese a 58.3), sui quali la sterlina ha mostrato reazioni in linea con le pubblicazioni, andando a salire sul primo e a scendere sul secondo, non dovrebbe apportare nessun cambiamento alla politica monetaria in atto, mantenendo i tassi allo 0.50% ed il QE a 375 miliardi.

Non avremo modo, come sempre, di ragionare sugli statement in quanto le minute verranno rese pubbliche tra due settimane ed una mossa del genere, di fronte ad un mercato che non si attende nulla, potrebbe relativamente pesare sul pound che potrebbe continuare sulla strada di indebolimento di breve periodo intrapresa da fine gennaio, di cui, tra poco, vedremo i livelli tecnici di attenzione, quello che eventualmente deciderà la nostra operatività. Per quanto concerne invece la BCE, anch’essa probabilmente non andrà a prendere nessuna decisione concreta (aggiungiamo purtroppo). L’inflazione, ancora allo 0.7%, non ha mostrato cali tali per cui correre ai ripari, stando a quanto comunicatoci nella scorsa riunione, anzi, nelle scorse riunioni, dove Draghi ha detto chiaramente di aspettarsi che le pressioni inflazionistiche possano rimanere latitanti nel breve periodo. Una situazione dunque attesa da parte del board di Francoforte che potrebbe cercare di indirizzare le aspettative degli operatori andando a modificare il wording della conferenza stampa, cercando di rafforzare la forward guidance dell’istituto ma non andando, di fatto, a cambiare nulla. Se questo dovesse essere il caso, crediamo che la moneta unica europea possa soffrire di tale inattivismo che potrebbe essere visto da molti come una scelta coerente in base a quanto comunicatoci le volte precedenti ma che, agli occhi più attenti, potrebbe risultare come l’ennesimo clamoroso ritardo di interventismo da parte dell’istituzione che dovrebbe, con la scusa della bassa inflazione (dato che da statuto ci si deve curare soltanto della stabilità dei prezzi), abbassare immediatamente i tassi sui depositi e di interesse per cercare di dare uno stimolo alla crescita (sarebbe comunque troppo tardi, la trappola della liquidità si avvicina sempre più), obbligando gli istituti commerciali bancari ad erogare credito alle imprese ed ai consumatori. Fantascienza.




QUADRO TECNICO


EurUsd: nessuno spunto operativo importante sull’EurUsd, con il mercato che ha tentato una partenza a rialzo subito rimangiata dai prezzi che ci restituisce un livello di resistenza abbastanza preciso da curare per la giornata di oggi. 1.3575 è l’area che si è tentato, riuscendoci, di difendere durante il pomeriggio di ieri ed un suo superamento (mantenendo una decina di punti di tolleranza) potrebbe portare al raggiungimento dei livelli visti ieri, ovvero 1.3600 ed in estensione 1.36 ¼. In caso di approfondimento sotto 1.3485 è possibile ipotizzare tentativi di superamento di 1.3475 con 1.3460 e 1.3440 potenziali livelli di arrivo (non escludiamo che se dovessero avvenire rotture a ribasso dopo la conferenza stampa si possa valutare l’area tra figura e 40 come area di attrazione, all’interno della quale però i prezzi potrebbero fermarsi da un momento all’altro, con 1.3415 livello di comando).

UsdJpy: la rottura ribassista di area 101.05 ha effettivamente portato al raggiungimento dei minimi precedenti per poi ripartire verso i massimi precedenti. Mercato laterale con buone escursioni di volatilità dunque, che ha formato un triplo minimi segno di perdita di momentum delle quotazioni e di potenziali ripartenze verso l’alto. Tecnicamente parlando però, rimangono dei suggerimenti ribassisti da seguire, con l’area che passa tra 101.75 e 101.90 che potrebbe risultare interessante da curare per pensare a vendite di dollaro (che si potrebbe valutare di vendere anche sotto area 101.20) per ritorni verso 101 ¼ ed in estensione sui minimi. In caso di rottura a rialzo dell’area considerata è possibile attendersi ripartenze verso 102 ¼, 102.40 ed in estensione (poco probabile per oggi) 102 ¾.

EurJpy: minimi crescenti e massimi allo stesso livello, individuabili su un time frame orario, con prezzi che si mantengono sotto la media a 100 e sotto gli ultimi minimi precedenti statici. Situazione di studio ideale per pensare a vendite di eiuro (date dal fatto che le resistenze stanno tenendo molto bene, con la possibilità di valutare dei reverse data la presenza di minimi crescenti che potrebbero dare il la a ripartenze, che dovrebbero essere valutare, a nostro parere, in caso di superamento rialzista di area 137.85, con 138.20 come livello che potrebbe intervenire a frenare le quotazioni.

GbpUsd: buono il livello di 1.6290 curato per pensare ad estensioni fino ai minimi che però, una volta raggiunti, non hanno lasciato spazio ad estensioni verso 1.6230, livello che potrebbe essere raggiunto in caso di nuova visita ai minimi e che, se superato, potrebbe lasciare spazio a tentativi di partenza verso 1.6210. Per risalire, crediamo sia necessario continuare a curare l’area di 1.6355/65 oltre la quale il mercato potrebbe partire bene a rialzo, verso 1.6415.

AudUsd: perfetta l’idea di acquistare l’australiano, o in limit (non raggiunto) o in stop (che ci ha fatto entrare in posizione) dopo la decisione della RBA di non intervenire sui tassi di interesse. Siamo ora in attesa di eventuali retest delle aree di supporto date dalla media a 21 oraria e dagli statici precedenti in area 0.89 ¼, sulle quali pensare ad acquisti di dollaro australiano per ripartenze verso i massimi che se superati potrebbero lasciare spazio verso 0.9000 ed eventualmente estensioni oltre la figura che potrebbero esaurirsi nei 15 punti successivi ad essa. In caso di superamento di 0.90 ¼ è possibile attendersi estensioni verso area 0.9050, mentre in caso di superamento ribassista di area 0.8910 è possibile attendersi dei tentativi di ribasso verso 0.88 ¾ che comunque potrebbe intervenire per contenere i movimenti dei prezzi.

Articolo redatto da Matteo Paganini
Chief Analyst DailyFX
Forex Capital Markets FXCM