Anticipo pensioni donne 2015


Le donne possono andare in pensione anticipata entro il 2015.
Le donne in presenza di particolari requisiti  possono accedere alla pensione anticipata fino al 31/12/2015.

Al momento, l'anticipo delle pensioni fino al 2015, è consentita alle donne con 57 anni di età, oltre a uno di finestra mobile e 35 anni di contributi. Tutto questo a patto che tutta la pensione sia calcolata con il metodo contributivo meno vantaggioso rispetto a quello retributivo con il quale la maggior parte delle persone ancora esce dal lavoro.   La lavoratrice dipendente deve avere maturato i requisiti entro novembre 2014; la lavoratrice autonoma deve averli maturati entro maggio 2014.


Risulta quindi possibile solo per le donne, fino alla conclusione della sperimentazione – stabilita al 31 dicembre 2015 – conseguire il diritto all’accesso alla pensione di anzianità.

Possono fruire di questa possibilità le persone di sesso femminile che abbiano raggiunto un’anzianità di contribuzione non inferiore ai 18 anni al 31 dicembre 1995 e che al contempo non abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2007, i requisiti di anzianità contributiva e di età anagrafica utili per il conseguimento del diritto a pensione di anzianità.
Inoltre possono accedervi le lavoratrici con un’anzianità inferiore a 18 anni, sempre al 31 dicembre 1995, ma che non abbiano già esercitato il diritto di opzione per il sistema contributivo.

Sono escluse tutte le lavoratrici in possesso di diversi periodi di contribuzione maturati in gestioni previdenziali diverse.

Occasione pensione da valutare per le donne

Si tratta quindi di una occasione per le donne che vogliono utilizzare il sistema contributivo per accorciare la loro carriera lavorativa necessaria alla pensione, anche se la conseguenza è l’applicazione delle disposizioni sul trattamento minimo.
È quindi opportuno realizzare i dovuti calcoli poiché l’importo della pensione potrebbe risultare significativamente minore, rispetto ad un calcolo misto con il sistema retributivo.
Ad esempio le nate negli ultimi mesi del ‘55 con 35 anni di contributi nel 2012, raggiungerebbero 42 anni di contributi a maggio 2019 e dovrebbero lavorare fino a luglio 2019 e 64 anni di età. In alternativa potrebbe optare per la soluzione contributiva andando in pensione subito, con decorrenza novembre 2013.
In altre parole risparmierebbe 5,5 anni di lavoro, andando tuttavia a ridurre sensibilmente l’ammontare dell’assegno pensionistico.


Le donne più svantaggiate

La categoria più svantaggiata da questa disposizione è quella delle lavoratrici con solo reddito da lavoro dipendente e uno stipendio medio-basso. Nel loro caso, accettare di collocarsi a riposo con il calcolo contributivo significa rinunciare, per sempre, a un 20-25% della pensione.

A quali donne conviene?

Conviene alle lavoratrici con pensioni molto basse, come le coltivatrici, le domestiche, le braccianti agricole e le donne che negli ultimi anni della vita lavorativa abbiano avuto impieghi precari. Accettare di andare in pensione con il calcolo contributivo consente alle donne che rientrano in queste categorie di far scattare l’integrazione al minimo della pensione e di assicurarsi almeno 480 euro mensili. Questa situazione si può verificare per le donne con un reddito personale annuo non superiore a 12.493 euro o con reddito cumulato con il marito non superiore a 24.987 euro.

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2  commenti :

  1. Mi chiamo Giusi, ho 60 anni nata nel 1953 e 33 anni e mezzo di servizio, sono impiegata pubblica. Che speranza ho di andare in pensione nel 2015 con 62 anni e 35 e mezzo.
    Grazie anticipatamente e attendo una risposta.

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    1. purtroppo solo l'INPS può darle una risposta certa e precisa in base al suo estratto conto contributivo. Si rivolga ad una loro sede...

      Grazie, buon 2014

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