Come si crea il debito e perchè è infinito... metafora dell'economia moderna


Il piccolo pianeta X è ormai un sistema sviluppato, la gente lavora, gli scambi non  avvengono più attraverso il baratto ma con l'uso della moneta. 

Su questa landa desolata esiste un vecchio bancario che si occupa di amministrare la ricchezza del paese gestendo il credito dei cittadini e concedendo prestiti. Tutta la ricchezza del paese è costituita da 100 monete d'oro, nulla di più...
Oltre al saggio vivono 10 persone: un commerciante, un fabbro, un poliziotto, una sarta ecc ecc.


Tutte le persone hanno bisogno di acquistare beni pertanto chiedono un prestito di 10 monete alla banca offrendo in garanzia i propri possedimenti.

10 persone per 10 monete fanno 100 monete, ossia tutta la ricchezza del paese, che è stata concessa in prestito.
La banca chiede un tasso di interesse annuo del 10%, quindi, supponendo che il prestito duri 1 anno, ogni persona dovrà restituire 11 monete.
Fin qui tutto chiaro, ma, aspettate un attimo... qualcosa non torna....

11 monete per 10 persone... fanno 110 monete d'oro da restituire.

Come è possibile tutto ciò? L'intera ricchezza del paese era costituita da quelle 100 monete..come potranno i lavoratori pagare il proprio debito più gli interessi ??

Nessun problema, la banca è nata per semplificare le cose, non per complicarle.
Il prestito durerà più anni e ogni debitore pagherà solo 1 moneta all'anno.
Dopo il primo anno ogni lavoratore avrà così 9 monete d'oro e l'intero debito iniziale da pagare.
Dopo il secondo anno ogni lavoratore avrà 8 monete d'oro e l'intero debito iniziale da pagare.

Qualcosa ancora non funziona....

Al decimo anno i lavoratori resteranno senza soldi e con l'intero debito iniziale,
perderanno tutti gli averi dati in garanzia... 
diventeranno così schiavi della Banca.

MarketMovers.it
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2  commenti :

  1. Premesso che un pianeta dove tutta la ricchezza è nelle mani dell'unica banca presente è destinato a fallire in breve termine...

    Reimmaginiamolo con la ricchezza distribuita sugli abitati (compreso il banchiere ok, ma qualcosa anche agli altri..).

    Diciamo che ognuno dei 10 abitanti abbia 8 monete e le casse statali detengano le altre 20 monete.

    In questo pianeta alcune persone potrebbero chiedere dei soldi al banchiere (anche a costo di pagargli un interesse). Qualcun altro al contrario presterebbe volentieri i soldi al banchiere (ma pretenderebbe un interesse in cambio).

    Mettiamo che sia il fabbro che la sarta chiedano 10 monete alla banca per crearsi un bel laboratorio dove trasformare materiale di poco costo in materia finita costosa. Il banchiere 20 monete da solo non ce le ha ma grazie alle sue abilità troverà certamente qualche abitante che possa prestargli la somma che gli manca in cambio di un interesse (logicamente piu basso di quanto chiesto ai due artigiani altrimenti lui non ci guadagna più).

    Vivrà certamente in quel pianeta anche un allevatore di pecore e un minatore.

    L'allevatore è un uomo duro abituato a lavorare molto e lamentarsi poco. Raduna le pecore che la natura gli offre gratuitamente in un capanno che si è costruito da solo, con i tronchi che anche questa volta la natura gli ha fornito gratuitamente. Si ciba di carne di pecora e con un po' di pazienza fila la lana creando il filo.

    I soldi non gli servono finchè sarà giovane è forte. Li presta quindi al banchiere in cambio di un interesse annuo.

    Il filo lo vende al sarto e diviene ricco ogni anno di più. Un po' acciaccato e stanco della vitaccia che sta facendo l'allevatore comincia a mangiare anche del pesce comprandolo dal pescatore, e chiederà al fabbro di costruirgli dei recinti che alleggeriranno il suo lavoro.

    Il minatore è il fratello dell'allevatore. Gente dura! Forse dovrà pagare qualche concessione allo stato del pianeta ma poi con grande fatica potrà anch'esso cercare di migliorare la propria condizione giorno per giorno vendendo il ferro al fabbro.

    Grazie alle concessioni minerarie lo stato è in grado di pagare lo stipendio del poliziotto garantendo a tutti la sicurezza e il rispetto delle regole.

    Il polizziotto con lo stipendio ricevuto comprerà vestiti e pentole dal sarto e dal fabbro. Così che loro possano ripagare i debiti.

    La società vivrà sempre meglio perchè lo scambio di moneta genererà ricchezza. Ma ad un patto. Nessuno dovrà arricchirsi troppo. Nell'ipotesi iniziale dove la banca possiede tutte e 100 le monete infatti il sistema è destinato a fallire.

    La società anche in questo secolo si è arricchita. Abbiamo l'acqua corrente in casa e la tv. Mangiamo in modo vario, abbiamo molti vestiti per rimanere puliti. Cose che fino a 100anni fa non erano poi così scontante.

    Il rischio però è che stia aumentando la differenza tra il banchiere o il manager da 10Mil€/anno e il centralinista che cerca di sfamare e vestire l'intera famiglia con uno stipendio da 600€/anno. Per fortuna non paga l'affitto visto che la nonna aveva un appartemento in più... Quella nonna che allevava le pecore, che si spaccava le mani e viveva in quella che noi credevamo povertà. Ma che proporzionalmente era più ricca di lui.

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  2. La metafora serve, a mio avviso, per capire quale enorme potere hanno le banche: gestire la liquidità e con questa la capacità dei cittadini di ripagare i propri debiti. Se la massa monetaria di prestiti considerati gli interessi è maggiore della massa monetaria a disposizione allora qualcuno non riuscirà a pagare il proprio debito indipendemente dalla propria capacità di generare business.

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