Il dollaro americano rimbalza


La giornata di ieri è stata caratterizzata da correzioni tecniche avvenute sul dollaro americano, in grado di cercare i supporti contro le major per poi tentare delle ripartenze, con borse che rimangono sotto pressione così come le materie prime, che hanno mostrato delle buone discese sul petrolio con l’oro in consolidamento sui supporti di breve periodo, dopo aver raggiunto le aree di minimo che stiamo osservando su time frame settimanali (cureremo con attenzione la chiusura settimanale in quanto se dovesse avvenire sopra i supporti e con uno stocastico girato a rialzo potrebbe farci valutare acquisti di metallo giallo con stop e reverse sotto i minimi). Nessuna novità dal punto di vista macroeconomico, dove attenderemo le minute della Federal Reserve pubblicate alle ore 20 in attesa di assistere alle decisioni della BoE domani. I percentili di volatilità rimangono alti, per cui potrebbe essere possibile assistere a ripartenze di movimenti volatili che ci potranno permettere di valutare come si muoveranno i flussi di capitale in assenza di dati, flussi che potrebbero continuare a rispettare le correlazioni tra i dollari viste durante la settimana scorsa.



EurUsd

Le aree di resistenze studiate hanno tenuto riportando i prezzi verso 1.2635, senza che operativamente siano state però raggiunte (ci siamo fermati in area 1.2680, a 15 punti dai trigger). Ci troviamo ora di fronte a prezzi sotto le aree di resistenza che continuiamo ad individuare in 1.2695/1.2715, oltre le quali il mercato potrebbe tentare accelerazioni verso 1.2735/40 (le quotazioni potrebbero fermarsi da un momento all’altro all’interno di questa zona) che, se superata, potrebbe lasciare spazio ad approfondimenti ribassisti del dollaro verso 1.2760 ed in estensione 85. I supporti orari sui quali abbiamo ipotizzato degli acquisti in caso di stocastici in ipervenduto hanno tenuto altrettanto bene senza che entrassimo però in posizione ed è possibile curare queste aree (1.2570/85) come livelli di potenziale rottura ribassista nel momento in cui l’oscillatore a 4 ore dovesse trovarsi lontano dall’ipercomprato.






EurUsd – grafico H4

UsdJpy


Ottima la tenuta delle aree di supporto viste ieri con il mercato che ha effettivamente rimbalzato fino ad area 108.40 senza averci ingannato con false rotture ribassiste (se vedete l’atricolo di ieri noterete come non abbiamo fornito livelli studiati per rotture ribassiste). Ci troviamo ora con prezzi che stanno cercando le resistenze orarie, che passano per area 108.65/108.85, dove potrebbe essere possibile valutare eventuali acquisti di yen, tenendo conto che ritorni sopra area 108.95 potrebbero risultare propedeutici ad accelerazioni verso area 109.15/25 che, se superata, potrebbe lasciare spazio a tentativi di accelerazione verso 109.50 ed in estensione 109.70. In caso di ripartenza diretta a ribasso senza visitare le resistenze, il mercato potrebbe estendere verso i minimi nel momento in cui dovessero verificarsi tentativi di rottura di area 108.15, con stocastico orario lontano da ipervenduto.


UsdJpy – grafico H1

GbpUsd


Ottima tenuta delle resistenze studiate che non hanno permesso però l’operatività a causa delle mancate estensioni verso le ultime aree di resistenza che hanno reso i rapporti tra rischio e rendimento non ottimali. Tecnicamente però il mercato ha rispettato i livelli visti, il che ci fornisce importanti riferimenti per la giornata di oggi. Siamo di fronte infatti a prezzi che hanno tentato di formare nuovi massimi, senza riuscirci, così come non sono stati formati nuovi minimi. Situazione di congestione dunque che potrebbe sfociare con rotture sia rialziste che ribassiste, dove seguiremo la possibilità di formazione di una divergenza ribassista a 4 ore nel caso in cui i prezzi dovessero superare area 1.6115 e portarsi all’interno della zona passante tra 1.6140 e 1.6175. In caso di superamento ribassista di area 1.6025 potrebbe invece essere possibile attendersi tentativi di accelerazione verso i minimi.




GpbUsd – grafico H1

AudUsd


Ottima la tenuta delle aree di resistenza studiate ieri, con i prezzi che hanno stornato arrivando a metà tra le due aree di terget indicate (0.8775 e 0.8735). Siamo ora di fronte a grafici orari che mostrano possibilità di tentativi di rialzo da parte del dollaro australiano che potrebbe essere acquistato nel caso in cui i prezzi dovessero mantenersi sopra area 0.8740, tenendo conto che in caso di scivolamento sotto 0.8720 il mercato potrebbe tentare delle estensioni ribassiste da seguire su un time frame a 4 ore.




AudUsd – grafico H1


Articolo redatto da Matteo Paganini
Chief Analyst DailyFX
Forex Capital Markets FXCM
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