Avevamo parlato già nel 2014 di Lyoness, dando vita ad un ampio dibattito con più di 400 commenti con il post Lyoness truffa o reale opportunità di guadagno. Avevamo messo in guardia gli utenti dai pericoli e molti sostenitori pubblicavano commenti contro di noi.
Ora torniamo sul caso per segnalare alcune notizie di rilievo.



Multa a Lyoness da 3,2 milioni di euro

L’Antitrust ha infatti multato per 3,2 milioni di euro la società Lyoness Italia S.r.l. per la diffusione fra i consumatori di una formula di acquisto di beni con cashback (ovvero con la restituzione di una percentuale del denaro speso presso gli esercenti convenzionati) giudicata scorretta. Questa infatti, integra un sistema dalle caratteristiche piramidali, considerato dal Codice del Consumo tra le pratiche commerciali in ogni caso ingannevoli. “Il sistema di promozione – spiega in una nota l’Agcm – utilizzando il pretesto del descritto vantaggio degli acquisti con cashback, si sostanzia in realtà nel reclutamento di un numero elevato di consumatori ai quali viene richiesto, dopo aver assunto la veste di incaricato alle vendite, di pagare una tassa di ingresso particolarmente elevata per accedere al primo livello commissionale pari a 2.400,00 euro e iniziare la ‘carriera’ come Lyconet Premium Marketer. Successivamente, essi devono reclutare altri consumatori, nonché effettuare ulteriori versamenti per confermare e progredire nella ‘carriera’”.

Da quanto emerso, numerose decine di migliaia di consumatori hanno versato le predette somme di denaro per entrare, partecipare e rimanere nel sistema e solo pochissimi soggetti sono effettivamente riusciti a conseguire posizioni rilevanti” spiega l’Autorità.


Richieste di risarcimento per 2 milioni di euro

Sono stati presentati alla guardia di finanza di Torino, Corsico e Bologna i primi esposti di consumatori che chiedono la restituzione delle somme - che ammontano complessivamente a due milioni di euro - da parte della Lyoness, la colossale “shopping community” sanzionata dall’Autorità garante. A Torino il primo esposto è stato presentato da un venticinquenne entrato in Lyoness nel dicembre del 2017, che oltre alla quota d’ingresso ha pagato anche 50 euro al mese, ha acquistato una quota da 1500 euro e poi ne ha spesi altri 500 per partecipare a un evento organizzato dalla società a Praga, dopo il quale è stato convinto a comprare un’altra quota: un investimento complessivo di 7 mila euro. 
I primi fondatori della comunità si erano arricchiti con somme importanti, mentre i nuovi arrivati investivano somme anche di rilievo, ma senza riuscire a recuperarle e tanto meno a guadagnare. Al momento sono 241 i truffati, assistiti dallo Studio 3A-Valore, che denunciando le loro vicende daranno vita a una class action davanti al tribunale di Verona, dove ha sede legale la Lyoness Italia. In tutto reclamano un milione e 815mila euro.


Lyoness cambia nome in cashback world

Lyoness non ha smesso di operare e per levarsi di dosso il fango associato al marchio ha deciso di cambiare nome in cashback world. Non sappiamo se le modalità illecite di reclutamento e versamento di quote con sistema piramidale siano ancora in atto. 

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