SISTEMA BANCARIO SOLIDO GRAZIE AL GOVERNO, MA I RISULTATI IN BORSA DICONO ALTRO.

Solo un mese fa, il ministro dell'Economia Padoan si lanciava in affermazioni ottimistiche su twitter: "In due anni sistema bancario più solido grazie a riforme, gestione sofferenze, fusioni acquisizioni, ricapitalizzazione". Affermazioni che contestualizzate con l'attuale decadimento in borsa dei principali titoli bancari, con il tonfo incredibile di MPS e Carige, seguite da Unicredit, paiono ancor più ridicole. Queste affermazioni, scritte nero su bianco su twitter rendono l'idea della incapacità governativa dei politici italiani, che non solo commentano situazioni inesistenti, ma si vantano pure.
La situazione bancaria italiana sta vivendo la più grande crisi nella sua storia, la dimostrazione più evidente è Unicredit che, senza raggruppamento azionario 1:10 effettuato qualche anno fa, varrebbe meno di 20 centesimi per azione. Un disastro, una perdita inimmaginabile per tutti gli azionisti e risparmiatori italiani. E questi vengono a scrivere su twtter delle frasi che possono risultare addirittura provocatorie, per la serie, oltre al danno anche la beffa.
Una situazione davvero imbarazzante che risulta quasi difficile commentare.

Le banche italiane zavorrate dalle sofferenze

Quando le cose in borsa vanno male è facile puntare il dito contro gli speculatori. Ma la speculazione attacca gli attaccabili, e le banche italiane, zavorrate da sofferenze e crediti deteriorati, lo sono. Il governo sta studiando tutte le possibilità per facilitare le banche italiane nella cessione dei non performing loan rafforzando il fondo atlante di 3-5 miliardi. Intanto la consob ha bloccato le vendite allo scoperto su MPS che ieri, 05 luglio, ha perso il 20% in un solo giorno. MPS è la banca più traballante d'europa, con un texas ratio, che esprime la capacità di un'istituzione finanziaria di sopportare i crediti scaduti, a 140%, quando la soglia limite sarebbe del 100%.