Tuttavia, ad un'attenta analisi appare chiaro che la vita ed il lavoro di un astronauta sono molto impegnativi. Il tempo libero e la famiglia sono aspetti probabilmente da sacrificare se si vuole raggiungere l'obiettivo di diventare astronauta.
Le difficoltà cominciano già con i requisiti richiesti per le selezioni: laurea scientifica, ottima padronanza dell’inglese, certificato di abilitazione al volo, altezza tra i 153 e i 190 centimetri.
Se si è in possesso dei prerequisiti si può presentare il modulo di domanda per il bando europeo: giusto per avere un’idea dei numeri, all’ultimo bando hanno partecipato 8.500 candidati e ne sono stati selezionati solo sei. Se si ha la fortuna di essere scelti, seguiranno poi 18 mesi di lezioni al Centro Astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea di Colonia dove si studia ingegneria, robotica, aeronautica e la vita nello spazio. Successivamente ci sono 30 mesi di addestramento avanzato in giro per il mondo sui sistemi della Iss, della Soyuz, uso del braccio robotico, aggancio e sgancio dei moduli connessi alla stazione spaziale. Una volta finito l’addestramento, partono le missioni nello spazio. Sulla Stazione spaziale internazionale, 9 ore al giorno sono dedicate al lavoro, 8,5 ore al sonno (dalle 21.30 alle 6.00 in verticale dentro un sacco a pelo) 2,5 ore per i pasti (deidratati o irradiati), 2 ore di tempo libero e 2 di sport (per contrastare i problemi legati all’assenza di gravità). |
Gli stipendi non sono spaziali
Una vita decisamente impegnativa fa pensare che la contropartita sia consistente.
In realtà tutto questo comporta uno stipendio mensile medio all’Esa di 6.000 euro netti (uguale a quello di qualunque altro dipendente Esa di pari livello). Quindi, un ingegnere Esa guadagna quanto un astronauta.
Alexei Leonov, pilota astronauta ed eroe dell’Unione Sovietica, ha raccontato che “gli astronauti russi non possono vantare un grosso stipendio; alcuni tra quelli che possiedono il titolo di eroi della Russia vivono per molti anni con mogli e figli in monolocali o nelle foresterie delle fabbriche”. Gli astronauti americani invece ricevono una busta paga fissa di 120.000-130.000 dollari all’anno, più le trasferte e i rimborsi spesa forfettari. Non è certo il lato economico che spinge uomini e donne a esplorare il cosmo. Un buon broker di New York, o un medio calciatore della seria A guadagna cifre molto superiori. Probabilmente anche il basso stipendio è un prezzo da pagare per entrare nella storia.
2 Commenti
Serve qualcuno sulla luna
RispondiEliminaServe qualcuno sulla luna
RispondiEliminaQuando commenti su marketmovers.it immagina di parlare con un tuo caro, tua madre, tuo padre, tua sorella, un tuo amico. Evita offese gratuite, discriminazioni e termini violenti. Sii gentile, sempre.
Emoji