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Come investire nei mercati Emergenti? I maggiori rischi

Se siete stati nel mondo degli investimenti negli ultimi dieci anni, sicuramente avrete sentiro dire che i "mercati emergenti" sono una buona scommessa su cui investire. E questo è in gran parte vero, ma devono essere fatte alcune considerazioni a riguardo: come per ogni asset class, non si deve esagerare. Ed è importante valutare attentamente il rischio.

Partiamo con una definizione: un mercato "emergente" è generalmente inteso come un paese in via di sviluppo in forte crescita. Tuttavia, i Paesi emergenti possono essere molto grandi. La Cina è considerata un Paese emergente, anche se è la seconda più grande economia del mondo. Anche il Brasile è un mercato emergente, al pari di India, Africa, America latina e Russia.


Ciò che questi paesi hanno in comune sono elevati tassi di crescita, spesso guidati da economie di esportazione e consumi. Molte di queste nazioni hanno popolazioni giovani, ed il passaggio verso stili di vita di consumo urbani si traduce in un notevole aumento delle importazioni e, nel tempo, in una maggiore produzione nazionale.

Veniamo, però, alla nota dolente dell’investire nei Paesi emergenti:

1. La crescita può essere irregolare


Come con le small cap, i mercati emergenti hanno i loro alti e bassi. Ed è quasi impossibile prevedere quale anno o quale periodo di anni fornirà dei rendimenti superiori o in quale anno si verificherà il disastro economico da cui tutti gli investitori fuggono, cercando lidi più sicuri. Una volta che si decide fino a quanto l'esposizione alla volatilità di questi mercati sia gestibile, ci si deve mantenere entro questi limiti.

2. I rischi sono difficili da misurare


Prevedere le sorti a medio termine dei paesi emergenti è molto difficile, come lo è per le società ad alta capitalizzazione, per le quali però si ha il vantaggio di una informazione tempestiva. Le società dei mercati emergenti pubblicano certamente i propri bilanci, ma è molto difficile valutare l’interazione di regolamentazione, forze di mercato e della concorrenza sono molto più difficili da afferrare a migliaia di chilometri di distanza.

3. Le differenze valutarie


Le aziende hanno a che fare con questo problema tutto il tempo: le controllate estere hanno avuto un anno negativo, ma il tasso di cambio vantaggioso equivale ad un maggior importo in euro al rientro dei profitti in patria. Oppure, possibilmente, un buon anno diventa un anno non così buono, a causa di una oscillazione della valuta in senso opposto: tutto questo andrà a influenzare il guadagno del singolo investitore, e prevedere questi risultati va ben oltre le analisi degli scienziati che progettano gli Shuttle.

4. Maggior rischio politico


I mercati emergenti hanno profitti incredibilmente alti? Una singola elezione può cambiare la situazione nel corso di poche ore: i governi possono far salire le imposte rapidamente, e cambiare altrettanto radicalmente la politica di un paese. La politica monetaria interna è un fattore, ed impossibile da riconoscere fino al momento in cui è troppo tardi per agire.

5. Minor liquidità di mercato


La cosa veramente importante dell’investire nei principali mercati mondiali è che non siete soli. Milioni e milioni di individui, di acquirenti istituzionali e di venditori mantengono i prezzi stabili durante la negoziazione. Se si investe in un mercato emergente, il percorso potrebbe non essere così agevole.
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