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Analisi settimanale del prezzo dell'oro

La settimana economica è cominciata con l’incertezza relativa alla crisi statunitense sul raggiungimento del tetto del debito prevista per giovedì. Chi si sarebbe aspettato prezzi dell’oro da capogiro è rimasto deluso. L’oro ha infatti tradato in un range tra i $1285 e toccando minimi di $1255, mentre il Dollaro si rafforzava e i prezzi dei Treasuries scendevano.
Al raggiungimento dell’accordo, durante la giornata di giovedì, l’oro è salito di $45 all’oncia in poche ore, toccando il massimo settimanale oltre i $1320 all’oncia. Sia detto che la soluzione è temporanea, giacché estende i prestiti fino a capodanno 2013.
Durante la giornata di venerdì il prezzo è rimasto in un range tra i $1315 e i $1324 all’oncia. Il fixing di venerdì è stato di $1316,50, il 3,8% in più rispetto allo stesso dato della scorsa settimana. In termini di Euro, il rialzo è stato del 2,9%, con un fixing di €933,53.
In Asia ci sono da notare i premi record per l’acquisto di oro fisico in India: $100 oltre il prezzo ufficiale di Londra, causato dalla carenza di fornitura durante la stagione tipicamente favorevole per i nuovi acquisti d’oro. Ricordiamo che l’India ha una tassazione pari al 10% per le importazioni di oro fisico, e sta attualmente cercando di soddisfare la domanda interna tramite la raccolta di oro usato, tentativi che si rivelano per lo più velleitari.
Giovedì il più importante ETF al mondo, il SPDR Gold Trust, ha ridotto ulteriormente le riserve d’oro per l’undicesima volta in venti sessioni, portando il totale a 882 tonnellate, il livello più basso da febbraio 2009.
L’argento ha seguito le oscillazioni dell’oro, con un rally che giovedì ne ha portato il prezzo dai 21,12 ai 22.13, un rialzo del 4,5%, in poche ore. Venerdì però non ha tenuto bene come l’oro, lasciando la soglia psicologica dei $22, e chiudendo la settimana con un fixing di $21,87, comunque l’1,6% in più rispetto alla scorsa settimana.
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