Assegno scoperto: cosa fare - conseguenze


Un assegno è scoperto quando il saldo disponibile del conto corrente di chi lo ha emesso non è sufficiente a coprirne l'importo. ATTENZIONE: Non è una cosa da prendere alla leggera, perché si tratta di un grave illecito, sanzionato pesantemente dalla legge

Quando firmi un assegno, presta attenzione...
Quando firmi un assegno è molto importante che tu sia  sicuro di avere sul tuo conto corrente la disponibilità dell’intera cifra indicata. Tieni conto che questa disponibilità deve permanere per diversi giorni, finché non sei sicuro che l'assegno ti sia stato addebitato: il beneficiario può di norma presentare l'assegno per l'incasso al massimo 8 o 15 giorni dopo che l'ha ricevuto; da lì possono poi passare tra i 5 e 7 giorni lavorativi per la gestione della pratica e l'addebito definitivo sul tuo conto.

 Conseguenze per chi emette un assegno scoperto

Il Protesto

Il protesto, è un atto pubblico con cui avviene accertato che l’assegno è stato emesso senza fondi e che consente al beneficiario di poter adire immediatamente un’azione giudiziaria.
La segnalazione di avvenuto protesto viene annotata anche presso le Camere di Commercio, che a loro volta la trasmettono ai sistemi informativi delle aziende del credito e alle finanziarie. Pertanto la segnalazione pregiudica la possibilità di accedere a forme di finanziamento.
Il protesto rimane in tale archivio fino a che l’interessato non ne faccia richiesta di cancellazione. Tale richiesta può essere inoltrata dal traente trascorsi 12 mesi dalla levata, e previa presentazione del titolo protestato (che attesta l’avvenuto pagamento del debito al beneficiario dell’assegno).

 

La penale del 10%

Chi ha emesso un assegno senza copertura, deve riconoscere al beneficiario dell’assegno, oltre l’importo, anche una penale pari al 10% del valore del titolo. Tale penale è dovuta anche in caso di assegno impagato in prima presentazione, e poi coperto in seconda presentazione.
Il correntista può decidere di pagare al beneficiario in due momenti diversi l’assegno e la penale, ma deve provvedere comunque al pagamento di entrambi entro 60 giorni, per evitare l’iscrizione in CAI (Centrale Allarmi Interbancaria). Una volta regolarizzato il debito, il traente deve recarsi presso la sua banca con l’assegno pagato tardivo in originale, e con una dichiarazione liberatoria emessa dal beneficiario (autenticata da un pubblico ufficiale), che attesti l’avvenuto pagamento anche della penale.

 

La segnalzione CAI

Nel caso in cui l'emittente dell'assegno non ottemperi a tali obblighi, il traente viene iscritto in C.A.I. Con tale segnalazione decade l’autorizzazione da parte del sistema bancario ad emettere assegni, ed eventuali assegni emessi dal segnalato in data successiva all’iscrizione devono essere levati al protesto (anche se coperti) con causale mancanza di autorizzazione.
Durata della segnalazione
La segnalazione in CAI dura 6 mesi, tuttavia per ciascun assegno emesso senza autorizzazione, la scadenza della segnalazione viene posticipata di ulteriori 6 mesi. 

Hai ricevuto un assegno scoperto? I consigli...

Hai il sospetto o la quasi certezza di avere in mano un assegno scoperto?
1)Presentare l’assegno in banca è doveroso dal momento che permettiamo l’attivazione di tutte le procedure che si concretizzeranno con il protesto del nostro debitore e le conseguenti azioni legali.
2) Nel caso in cui la Banca non vuole accettare comunque l’assegno (è possibile e legittimo),devi farti carico di intentare causa alla persona recandoti dalle autorità giudiziarie.
3) E’ sempre bene consultarsi con un avvocato il cui aiuto può risultare utile nel caso in cui venga avviato il procedimento penale perché, pur di avere i tuoi soldi, puoi anche tentare di ottenere il pignoramento dei beni della persona protestata.
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