Stipendio dei detenuti carcerati in talia


I DETENUTI POSSONO LAVORARE IN CARCERE CON REGOLARE STIPENDIO

I detenuti nelle carceri italiane hanno la possibilità di lavorare e percepire uno stipendio.

Il lavoro carcerario è disciplinato dagli art. da 20 a 25 ord. penit. e dagli artt. da 47 a 57 del nuovo Regolamento di esecuzione. Esso non deve avere "carattere afflittivo", deve essere "remunerato" ed è "obbligatorio per i condannati e per i sottoposti alle misure di sicurezza della colonia agricola e della casa di lavoro".

Il lavoro dei detenuti, dunque, viene visto non come fattore di ulteriore sofferenza ai fini dell’espiazione della pena, ma come strumento finalizzato alla rieducazione e al reinserimento sociale del condannato come disposto dal 5° comma dell’art. 20 ord. penit., "l’organizzazione e i metodi del lavoro penitenziario devono riflettere quelli del lavoro nella società libera al fine di far acquisire ai soggetti una preparazione professionale adeguata alle normali condizioni lavorative per agevolarne il reinserimento sociale".


Quanto guadagna un detenuto?

Un detenuto che lavora in carcere arriva a guadagnare un salario medio di circa 7 euro all’ora. Il che significa 1000 euro al mese a cui si aggiungono, a seconda dei casi, tredicesima e quattordicesima.

Quanti detenuti lavorano?

Al 30 giugno 2016, il DAP ha rilevato 15.272 al lavoro che equivalgono al 28,24% rispetto alle 54.072 persone detenute. Quindi  più o meno un detenuto su tre lavora e percepisce uno stipendio.

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