Negli articoli precedenti abbiamo analizzato i
certificati a leva 7 su dax e i
certificati a leva 7 sul ftse mib, oggi analizzeremo
i certificati a leva 5 sul petrolio. Gli investitori e i trader italiani seguono con sempre maggior interesse i prezzi delle materie prime come il petrolio e sono al contempo sempre più
attratti da prodotti di investimento sofisticati e pericolosi che possano realizzare performance rilevanti in periodi di tempo limitato. Lo dimostra la
grande attenzione rivolta ai certificati a leva anche sulle commodities, sempre più utilizzati e di moda, tant'è che tutti i principali emittenti si sono adeguati con un cospicuo numero di strumenti di questo tipo su diversi sottostanti.
Tra gli strumenti più utilizzati rientrano sicuramente a pieno titolo i
certificati LONG e SHORT in leva 5 sul prezzo del petrolio. Detti strumenti definiti come "Leva Fissa Daily"
replicano in tempo reale il valore giornaliero del sottostante prezzo del petrolio WTI o BRENT applicando alla performance il moltiplicatore 5.
Ciò significa che se petrolio WTI o BRENT perde l'1% il corrispettivo certificato in leva 5 long guadagnerà il 5% mentre quello short perderà il 5%. Molti investitori sono quindi attratti da performance importanti e veloci, ma allo stesso tempo rischiose. Oltre al rischio legato alla forte leva ci sono altri fattori meno evidenti e deleteri che possono portare a perdite inimmaginabili, molto spesso nell'ordine del 99% dell'investimento, soprattutto se si tenta di mediare. Una caratteristica peculiare del petrolio è il rollover dei futures.
L'effetto volatility decay sui certificati a leva 5 petrolio
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A differenza
dei certificati benchmark i prodotti bull o bear a leva fissa tenuti in portafoglio per più giorni presentano scostamenti significativi rispetto al sottostante
: tale fenomeno si chiama volatility decay ed è facilmente comprensibile con un esempio.
Prezzo del petrolio
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%
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Certificato leva 5 long
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%
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Certificato leva 5 short
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%
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48
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100,00
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100,00
|
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46
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-3,20%
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84,00
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-16,00%
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116,00
|
16,00%
|
47
|
2,00%
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92,40
|
10,00%
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104,40
|
-10,00%
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48
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1,50%
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99,33
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7,50%
|
96,57
|
-7,50%
|
48
|
0,78%
|
103,20
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3,90%
|
92,80
|
-3,90%
|
48
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-0,99%
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98,11
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-4,94%
|
97,39
|
4,94%
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Nella tabella vediamo che
il prezzo del petrolio ha subito diverse variazioni di valore tornando poi al valore di partenza: ci si aspetterebbe che anche i certificati presentino le stesse caratteristiche. Tuttavia notiamo che, sia il certificato a leva 5 long che quello short riportano alla fine dei valori inferiori a quelli di partenza.
Ci troviamo di fronte ad un deprezzamento sistematico del prodotto che si amplifica enormemente in base alla leva e al tempo di rilevazione. Ciò dimostra che
questi prodotti non possono essere utilizzati per strategie di accumulo sul sottostante.
I certificati a leva tendono a zero
Per effetto del sopracitato volatility decay,
tutti gli strumenti a leva, tendono su un periodo di tempo illimitato verso lo zero. Ciò significa che qualsiasi investimento in tali tipologie di strumenti ha le ore contate e avrà come unico effetto quello di causare una perdita sempre più prossima al 100% del capitale investito. Ecco spiegato perchè gli emittenti sottolineano che
i prodotti a leva fissa sono adatti per investitori esperti ed operazioni veloci in intraday.
Revoca e richiamo dei certificati a leva 5 sul petrolio
Gli emittenti, a differenza dei trader,
conoscono perfettamente il comportamento dei certificati a leva e hanno preso le dovute precauzioni per evitare che si verifichino delle situazioni anomale. Il prezzo dei certificati, destinato a ridursi nel tempo per effetto del volatility decay,
potrebbe raggiungere cifre scandalose inferiori al centesimo di euro. Per evitare questa ipotesi, tutti i certificati a leva hanno una vita limitata (
altro elemento che rende illogica una strategia di accumulo) e l'emittente ha la facoltà di ritirarli dal mercato in qualsiasi momento. Esiste quindi un corposo e frequente ricambio di tutti i certificati che continuano a cambiare codice ISIN.
Gli orari di quotazione e i gap di mercato
Se tutto ciò non bastasse a
tenerti lontano dai certificati a leva 5 sul petrolio, tieni presente che gli effetti indesiderati sul sottostante si ripercuotono con l'opportuna leva sui certificati.
Il prezzo del petrolio sui mercati internazionali ha orari di negoziazione diversi rispetto ai certificati a leva 5 che seguono l'orario di negoziazione di borsa italiana che va dalle 9 alle 17.30. Ne consegue che alla riapertura successiva di Borsa italiana
i frequentissimi gap up e down possono trasformare in tragedia la detenzione in portafoglio dei certificati a leva 5 anche solo per 2 giorni.
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