Aumento di capitale Monte dei Paschi 2015


La Bce ha approvato l'aumento di capitale da 3 miliardi di Mps e il conseguente rimborso dei residui Monti-bond per 1 miliardo. Nei giorni scorsi l'amministratore delegato Fabrizio Viola ha precisato che se il via libera della Bce fosse stato "imminente allora si potrebbe partire con l'aumento di capitale intorno al 28 di maggio".

L'organizzazione dell'operazione di aumento costerà alla banca 130 milioni di € e servirà a rafforzare la struttura patrimoniale come richiesto dalla Bce, in modo da colmare il deficit di 2,1 miliardi emerso dagli stress-test.


Una parte di capitale servirà anche per rimborsare il restante miliardo (sui 4 iniziali) di Monti bond ricevuti dallo Stato. La banca Monte dei Paschi di Siena è infatti gravata da diversi gravi problemi: le sofferenze, la debole situazione del capitale e la sottoperformance in termini di utili.


 L'aumento di capitale non basta

Come se non bastasse, l'aumento di capitale che costringe i soci a mettere mano al portafoglio da sola "non risolve i problemi strutturali della Banca". Lo dice la BCE nella lettera di autorizzazione alla ricapitalizzazione firmata da Mario Draghi. La Bce ricorda che ci sono altri due punti del Capital plan redatto a novembre "che vanno realizzati": la riduzione dei crediti deteriorati e la ristrutturazione, ossia il matrimonio con un partner.

E' in tale contesto che la Bce richiede alla Banca di essere trasparente riguardo alla sua situazione finanziaria, inclusi i potenziali rischi e gli impegni da assumere nei confronti dei potenziali sottoscrittori dell'aumento.

Il piano industriale ed i conti del primo trimestre 2015

Nel primo trimestre del 2015, il Monte dei Paschi ha registrato un utile pari a 72,6 milioni di euro a fronte dei 174 milioni d perdite dello stesso periodo dell’anno precedente. Il margine di interesse è stato confermato a 612 milioni di euro in linea con il dato del quarto trimestre 2014, mentre il risultato operativo lordo è cresciuto del 63,7% attestandosi a quota 614 milioni di euro.
Confermati i target futuri fissati all’interno del piano industriale al 2018: il cda della banca ha inoltre approvato l’aggiornamento del piano industriale: nel 2018 l’istituto stima di raggiungere un utile netto di 880 milioni con un roe dell’8%. Resta confermata l’ipotesi di valutare un matrimonio per anticipare il raggiungimento degli obiettivi di redditività.
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