Il prezzo dell'oro continua a scendere. |
Ad inizio settimana l’oro ha tradato in un range tutto sommato ristretto, mantenendosi sopra i $1300 all’oncia ma senza riuscire a “testare i massimi recenti attorno ai $1350,” nelle parole degli analisti di Scotia Mocatta.
Mercoledì è stata poi annunciata la successione di Janet Yellen alla guida della Federal Reserve; la Yellen sostituirà Bernanke alla scadenza del mandato, il prossimo febbraio. La Yellen, attuale vice presidente della banca centrale americana, è nota per essere a favore di politiche monetarie addirittura più caute rispetto a quelle dell’attuale governatore. Cautela ci sarà dunque sia in materia di tapering che di rialzo dei tassi di interesse.
È significativo che in uno scenario tale l’oro abbia mancato i rally. Ricordiamo che una crisi del debito simile nell’estate del 2011 portò i prezzi ai massimi livelli storici, a superare i $1900 all’oncia. È come un film già visto, e i mercati non sembrano reagire come fecero durante la prima visione.
“Il sentiment è cambiato. Gli investitori non sembrano interesati all’oro, nemmeno in tempo di stress” ha commentato alla CNBC Jim Iuorio, fund manager di Chicago.
Giovedì sera, infatti, con il raggiungimento di un accordo a breve termine tra i repubblicani ed Obama per la soluzione almeno temporanea della crisi, le quotazioni dell’oro sono crollate, scendendo oltre i $1300 all’oncia. Venerdì pomeriggio un ulteriore crollo dell’1,8% avvenuto nel giro di due minuti e causato da un sell off all’apertura del mercato dei futures, ha portato il prezzo al minimo trimestrale di $1263. Sono livelli che non vedevamo dall’inizio di luglio.
D’altra parte non sembra giungere alcuna reazione dal mercato dell’oro fisico, che durante gli ultimi mesi era invece intervenuto a dare una base quando il prezzo crollava, spinto sopratutto dagli investitori asiatici interessati a comprare a buon prezzo.
“Sembra che il governo sia riuscito nel suo intento” si legge nel Financial Express, periodico indiano che rende noto che il deficit commerciale dell’India è sceso al di sotto dei $6,8 miliardi per la prima volta da aprile 2011. Ricordiamo che l’India, fino all’anno scorso il principale mercato per l’oro, deve soddisfare tutta la richiesta tramite le importazioni, e nel tentativo di aggiustare il deficit commerciale ha prima fortemente tassato e poi di fatto bloccato le importazioni di oro in India. Tornando al prezzo, il fixing di venerdì pomeriggio è stato di $1265,50, il 3,4% in meno rispetto allo stesso dato della settimana scorsa. In termini di Euro il calo è stato simile, al 3,2%, con un fixing di chiusura settimana a €933,53. L’argento ha seguito l’oro da vicino, evitando però il crollo di venerdì. Il fixing di venerdì è stato di $21,52 in linea con la chiusura della settimana precedente. |
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