IMU seconda casa affittata


COME SI CALCOLA L'IMU SULLA SECONDA CASA AFFITTATA? SECONDA CASA IN AFFITTO, PAGA IL PROPRIETARIO O L'INQUILINO?


Anche per la seconda casa affittata si devono pagare Imu e Tasi, il limite massimo per l'aliquota totale è dell'11,4 per mille.
Ricordiamo che l'Imu deve essere pagata interamente dal proprietario, mentre la Tasi peserà anche sulle spalle dell’inquilino che dovrà versarne una quota compresa tra il 10 e il 30% a seconda della delibera comunale.

Da quest’anno entra infatti in vigore la IUC, la nuova Imposta Unica Comunale che si compone di Imu, Tasi ( la tassa sui servizi indivisibili comunali) e Tari (tassa sui rifiuti). Proprio la Tasi sarà a carico tanto del proprietario quanto dell’inquilino.

Sono i comuni che devono decidere, con apposite delibere, le aliquote Tasi sulla prima e sulla seconda casa, nonché sulle case in locazione. L’aliquota massima della Tasi sulle case in affitto può raggiungere il 3,3 per mille e la somma di Imu e Tasi può arrivare al massimo di 11,4 per mille. Sempre i Comuni possono decidere di applicare un’aliquota più bassa ai contratti a canone concordato. Per le abitazioni locate, comunque l’inquilino pagherà una percentuale della Tasi variabile tra il 10% e il 30% a scelta del comune, sempre se la durata del contratto di locazione supera i 6 mesi. Se dura meno di 6 mesi, l’inquilino non pagherà la sua quota della Tasi.

E se l'inquilino non paga la TASI?

Cosa succede se l'inquilino non paga quella percentuale di Tasi che gli spetta? Tocca al proprietario compensare? La risposta, per il sollievo dei proprietari, è no: i pagamenti della Tasi per proprietari e inquilini sono predisposti due modelli F24 totalmente separati.

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