Finisce una settimana di fuoco sui mercati


A parte il raggiungimento dell’accordo sull’Unione Bancaria dell’Ecofin, che non è comunque stato in grado di muovere i mercati in maniera significativa, ma nemmeno in maniera non significativa, non abbiamo grandi novità da commentare se non i prezzi che stanno continuando a muoversi in linea con le indicazioni che ci sono arrivate post tapering.

Oro sotto i riflettori


Il metallo giallo ieri è riuscito a rompere i primi livelli di supporto per poi estendere verso minimi individuabili su un grafico giornaliero che sono stati rotti e che possono far pensare a nuovi tentativi di ritorno verso l’area rappresentata da 1,180.00, livelli che non vediamo dal 2010.
Già in mattinata, abbiamo assistito alla rottura dell’area passante intorno a 1,210.00, il che ci ha fatto pensare a potenziali approfondimenti ribassisti ed ora ci troviamo con i prezzi che hanno tentato delle correzioni di breve termine ma che non sono stati in grado di superare a rialzo la media mobile a 21 periodi oraria ed il livello di 1,200.00 dollari per oncia, che rappresenta una buona area di resistenza sulla quale pensare di vendere nuovamente l’oro tenendo conto che in caso di ripartenza sopra i primi supporti rotti ieri il mercato potrebbe girare a rialzo.


BoJ: mantenuto il QE


La Bank of Japan ha deciso di mantenere il proprio piano di stimoli per l’economia ai livelli previsti. Questa non notizia, non capiamo come alcuni analisti possano creare delle attese circa possibili dismissioni del piano di acquisti di titoli a sostegno dell’economia, non ha impattato in maniera particolare sui mercati asiatici, che continuano a vedere il Nikkei su livelli sostenuti e vicini ai massimi di maggio, prima che iniziassero a circolare voci sul possibile tapering Usa, che ha portato tutte le piazze finanziarie a correggere in maniera pesante, con uno yen che sta continuando la propria strada a ribasso che a nostro parere non è ancora da considerare come finita.



QUADRO TECNICO


EurUsd: l’euro ha tenuto bene le aree di resistenza individuate a partire da 1.3690 e si è portato a 1.3635, livello toccato e del quale si è provata la rottura stanotte. I prezzi si mantengono sotto la media a 21 oraria che insieme ai livelli statici passanti per 1.3650 rappresenta una buona resistenza sulla quale pensare a vendite di euro per ipotizzare una discesa verso i minimi che se superati possono lasciare spazio verso 1.3610 ed in estensione 1.3585. In caso di ripartenza oltre 1.3675 il mercato potrebbe provare delle correzioni verso 1.3710/1.3725.

UsdJpy: buona tenuta dei supporti individuati ieri che hanno portato al raggiungimento di massimi oltre 104.40, senza tuttavia estendere fino a 104 ¾ come da nostra attese. Siamo ora di fronte a quotazioni che si mantengono sopra la media a 21 oraria che insieme a 104.30, livello statico dato da massimi precedenti, potrebbe fornire buone possibilità di acquisto di dollaro, con l’idea che un ritorno sotto area 104.10 potrebbe dare il la a tentativi di discesa verso 103.80 ed in estensione (ma quest’ultimo livello dovrà essere superato di almeno 15 pips)103.40.

EurJpy: lateralità conclamata sull’EurJpy che continua a non offrire opportunità operative per la giornata entrante. E’ possibile curare la congestione a triangolo che si sta formando su un grafico a 4 ore per pensare ad eventuali rotture rialziste che se dovessero superare i massimi potrebbero portare ad accelerazioni verso 143.40, mentre in caso di rottura dei minimi passanti per 141.85 (operativamente l’idea di attendere l’eventuale rottura di 141.70 non sembra male) il mercato potrebbe tentare approfondimenti verso 140.90.

GbpUsd: sterlina molto combattuta senza situazione di R/R ottimali, come spiegato ieri mattina. Siamo ora al tentativo di rottura a ribasso di area 1.6335 che rappresenta un buon trigger per pensare ad approfondimenti verso la figura, tenendo conto che se i prezzi dovessero tornare sopra l’area di 1.6350 il mercato potrebbe continuare la fase laterale leggermente ribassista cui stiamo assistendo.

AudUsd: la mancata rottura dei minimi di due giorni fa non ha portato a considerare eventuali approfondimenti ribassisti ed i prezzi hanno formato una bandiera potenzialmente ribassista che seguiamo con molta attenzione e che in caso di rottura a ribasso di area 0.8840 potrebbe portare al raggiungimento dei minimi e ad estensioni verso 0.8770. L’idea di lavorare in limit sotto la media a 100 oraria non sembra malvagia per il buon R/R offerto.
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