Tassa sui rifiuti TARES 2013


Nuove imposte approvate dal governo Monti
Nel 2013 ci sarà da pagare la nuova tassa sui rifiuti solidi urbani, la Tares, che secondo le prime stime sarà davvero un salasso. Secondo i calcoli dell’ufficio studi della Uil, infatti, la spesa media per la Tares sarà di circa 300 euro a famiglia, circa 80 euro in più rispetto a quanto si pagava prima. 
L'emendamento approvato dal governo Monti prevede anche che, l'applicazione del criterio della superficie catastale per il calcolo della tassa (che molti aspettavano, per un più equo calcolo della tassa), diventi effettiva dopo la riforma del catasto, di cui però al momento non si sa ancora nulla.

Chi deve pagare

La nuova tassa si applica a tutti i soggetti, persone fisiche e giuridiche, che detengono e possegono a qualsiasi titolo: case, abitazioni, locali commerciali e non, aree coperte e scoperte, qualsiasi unità locale e non, in grado di generare rifiuti solidi urbani.

Chi non deve pagare

Esistono categorie di soggetti che non dovranno versare l'imposta. Sostanzialmente sono le tipologie di esenzione dal tributo già visto con Tarsu o Tia e che ora si rivolgono solo alle aree scoperte pertinenziali delle persone fisiche mentre nel caso delle imprese, società persone giuridiche o anche altri soggetti che gestiscono rifiuti speciali che già provvedono allo smaltimento diretto ma limitatamente a quella categoria di rifiuti.

Come si paga

 Come per l’Imu, anche per pagare la Tares ci si potrà servire o dei modelli F24 o dei bollettini postali. La nuova tassa si pagherà in 4 rate complessive e sarà compito dei Comuni mettere a punto le nuove tariffe.

Quando si paga 

La tassa sui rifiuti coprirà anche altre spese

La prima rata non si pagherà a gennaio 2013, ma ad aprile 2013, fermo restando la facoltà per il comune di posticipare ulteriormente tale termine. Eì anche consentito il pagamento in unica soluzione entro il mese di giugno di ciascun anno. Una piccola tregua che consentirà alle famiglie di rifiatare dopo le scadenze fiscali sopportate a fine anno 2012. Niente viene fissato sulle rate successive e sugli eventuali conguagli da versare. Saranno le singole amministrazioni comunali a decidere il da farsi, a seconda dello stato delle loro finanze. 

Quanto si paga

La Tares sarà sicuramente più cara della Tarsu, perché si tratta di una tariffa, e non di una tassa, vale a dire un prelievo che copre per intero il costo che l'amministrazione sostiene per effettuare il servizio di raccolta della nettezza urbana. La Tares dovrà coprire anche il costodi altri servizi, come la gestione dei rifiuti, illuminazione pubblica e manutenzione strade. La cifra dovuta sarà calcolata sulla base della superficie catastale dell’immobile/terreno in questione. A essa sarà applicata un’aliquota decisa a livello governativo.

Sconti sull'imposta

Il Comune può prevedere anche riduzioni tariffarie, nella misura massima del 30%, nel caso di: 

  • abitazioni con unico occupante; 

  • abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo; 

  • locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti a uso stagionale o a uso non continuativo, ma ricorrente; 

  • abitazioni occupate da soggetti che risiedono o abbiano la dimora, per più di 6 mesi all’anno, all’estero; 

  • fabbricati rurali ad uso abitativo.

 Altri possibili “sconti” sono previsti: per le zone in cui non è effettuata la raccolta, il tributo è dovuto in misura non superiore al 40% della tariffa da determinare, anche in maniera graduale, in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta; relativamente alla raccolta differenziata riferibile alle utenze domestiche sono assicurate riduzioni nella modulazione della tariffa; nel caso di recupero dei rifiuti, alla tariffa è applicato un coefficiente di riduzione proporzionale alle quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al recupero.

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