Stefanel e la trappola dell'aumento di capitale


Il copione è sempre lo stesso, si vara un aumento di capitale con assegnazione di diritti facendo crollare il valore intrinseco del titolo, si creano rialzi nell'ordine delle centinaia di punti percentuali in modo da accendere l'interesse dei piccoli investitori e una volta concluso il periodo di adesione si fanno tornare le quotazioni ai livelli reali.
E' successo su Seat e Tiscali, si è riproposto in questi giorni con Stefanel.
Accendere i riflettori sul titolo non è stata di certo cosa difficile visto che non era possibile operare con short multyday ed il book era quindi privo di lettera. Un rialzo di circa il 700% in pochi giorni che ha fatto perdere la testa a molti. Comprati a man bassa le azioni e i diritti, che guarda caso, proprio questi ultimi erano venduti in fretta e furia proprio dalla signora Stefanel.


L'azione è arrivata a superare i 6€, peccato che il valore reale del titolo post adc sia di circa 60 centesimi, valore a cui, piano piano, il titolo si avvicinerà.


Anche questa volta nessuno è riuscito a fermare la farsa a danno dell'immagine della borsa italiana in generale.
Peccato per chi è rimasto incastrato... la storia insegna che i livelli raggiunti i giorni scorsi non si vedranno mai più, colpi ad effetto esclusi.

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